sabato 6 aprile 2013

Il segreto è non fare niente


Nuova tecnica di meditazione: ripetere le parole “Non mi manca niente”. Meglio farlo in uno spazio tranquillo, silenzioso e nella penombra. Serve per cambiare la vostra prospettiva sulle cose. Scoprirete una grande pace, avvertirete la vostra presenza interiore e vi accorgerete che siete perfetti. In altre parole, scoprirete che non vi manca niente. Ieri sera ho provato. Mi sono piazzata sul divano. Posizione del loto. Magari non proprio del loto, ma qualcosa del genere. E ho iniziato.

"Non mi manca niente. Non mi manca niente. Non mi manca niente. Non mi manca niente. Be', proprio niente non direi. Cioè, qualcosina mi manca... ZITTA... Non mi manca niente. Non mi manca niente.... un contratto, magari... FINISCILA... Non mi manca niente. Non mi manca niente... e un uomo, uno di quelli che ti fanno sentire donna dentro e fuori.... BASTA... Non mi manca niente. Non mi manca niente... più soldi, quelli sì che mi mancano, dicono che non fanno la felicità, ma chi cazzo ci crede? E ALLORA! Non mi manca niente. Non mi manca niente.... il sesso. Dai, il sesso è importante e tu non sai neanche com'è fatto un orgasmo. Non mi manca niente. Non mi manca niente. Niente, non ci riesco. Lasciamo perdere. Sai che c'è? C'è che mi manca la concentrazione".

Queste tecniche non funzionano. Il segreto è un altro. L'ho scoperto quando mi sono presa una birra dal frigo e mi sono piazzata di nuovo sul divano. Di colpo ho capito tutto. Così. All'improvviso. Ho capito qual è il segreto. E il segreto è... non fare niente! Insomma, la vita è incasinata e noi ci troviamo sballottati in questo sputo di terra senza sapere cosa fare. Ti dicono un sacco di stronzate, tipo: “Chiedi il meglio dalla vita”. “Prenota una vacanza di lusso”. “Scolpisci il tuo corpo”. “Combatti le rughe”. “Punta al massimo”. “Sii felice”. E tu ci dai dentro. Ma se ci ragioniamo con calma, ne vale davvero la pena correre tanto? Voglio dire, ho visto tizi che senza muovere un dito hanno ottenuto grandi cose e altri, invece, che non sono riusciti ad ottenere un cazzo nonostante sacrifici e impegno. Ecco, ieri sera ho capito che non è necessario menarsi tanto. Se è scritto che qualcosa di buono devi combinarla, la combini lo stesso. Tu punti, Dio tira il dado e sorride come ogni bravo croupier che si rispetti. Il numero esce? Bene. Il numero non esce? Sorridi e passa avanti. In teoria è così che dovrebbe andare...

In sintesi, questa è la conclusione a cui sono giunta durante la mia serata di meditazione. Devo dire che per un po' mi sono sentita illuminata. Però sta angoscia è sempre qui. E mi sa che pure lei si è illuminata. Ormai siamo una cosa sola.

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